Archeologia a Tusa, si scava fino alla fine di luglio per “allargare” l'antica Halaesa
La missione italo-inglese nell’area del Santuario di Apollo e quella francese nelle tre aree dell’abitato. Le indagini che hanno consentito anche di individuare la grande rampa di accesso che dalla “Via Sacra”
Si protrarranno fino alla fine di luglio i lavori delle campagne di scavi della missione italo-inglese nell’area del Santuario di Apollo e della missione francese nelle tre aree dell’abitato dell’antica città di Halaesa, nel territorio di Tusa.
Gli scavi si svolgono grazie ad una concessione rilasciata dall’assessorato regionale ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana e sulla base di accordi con il Parco Archeologico di Tindari, con la Soprintendenza dei Beni Culturali di Messina ed il Comune di Tusa, guidato dal sindaco Luigi Miceli. Ai lavori ha preso parte un considerevole numero di dottorandi, archeologi specializzati e studenti degli atenei di Messina, di Oxford, di Amiens, di Poitiers, oltre che studenti di diverse università italiane e straniere.
Le indagini hanno consentito anche di individuare la grande rampa di accesso che dalla “Via Sacra” della città conduceva direttamente alla sommità del podio dove insistevano i principali edifici di culto del santuario. “Quest’anno - afferma il vicesindaco Angelo Tudisca - il Comune oltre a garantire l’alloggio a 80 persone, tra professori e studenti, ha iniziato il progetto di realizzazione di un ostello che serva ad ospitare un numero sempre maggiore degli studenti”.
“Oggi - conclude Tudisca - si svolgerà la terza edizione della “summer school archeologica” che vedrà impegnati i ragazzi dai 10 a 14 anni, che seguiranno le lezioni degli illustri professori impegnati ad Halaesa”.