Cronaca

Messina Social City "abbandona" la gestione domiciliare dei positivi, la preoccupazione di CittadinanzAttiva

Il comune ha revocato il protocollo di intesa con l'Asp che dovrà occuparsi della gestione domiciliare degli utenti che contraggono il covid e che necessitano di cure socio assistenziali. Angela Rizzo, di CittadinanzAttiva: "Ogni giorno centinaia di segnalazioni di abbandono"

Era stato firmato il 14 dicembre il protocollo di intesa tra il comune di Messina e l'Asp per la gestione domiciliare dei pazienti positivi al covid che necessitano di cure socio assistenziali. Il 7 gennaio, però, una delibera della giunta revoca la partrnership. A rischiare di farne le spese sono tutte quelle persone anziane, disabili, e le famiglie multiproblematiche che, usufruendo dell'aiuto a casa, se dovessero contrarre il covid, non godrebbero più degli aiuti della Messina Social City. 

"Le segnalazioni di abbandono arrivano quotidianamente - spiega Angela Rizzo, Responsabile regionale di CittadinanzAttiva per i servizi sociali - L'ultima di un signore di 80 anni, diabetico e malato di cuore, che usufruisce dell'assistenza domiciliare tre volte la settimana, che è in attesa di tampone insieme alla moglie, ha i parenti più prossimi in isolamento, e ha bisogno di servizi di assistenza per il cambio del pannolone e la pulizia personale, ma è rimasto completamente solo. Abbiamo chiamato i numeri di Protezione civile, Messina Social City, addirittura della Messina Servizi. Ma tutti rimandano all'Asp: nessuno di loro efffettua questi servizi". 

Il dubbio è che con il rischio di una zona rossa gli utenti che malauguratamente dovessero contrarre il coronavirus possano rischiare di rimanere completamente soli. Secondo la revoca della delibera, emessa su richiesta della Messina social city, la partecipata non è dotata del personale adatto a prendersi cura degli utenti positivi. "L'assistenza che il Comune di Messina dovrebbe fornire attraverso la Messina Social City deve consistere nella presa in carico del paziente con particolare riferimento a consegna farmaci a domicilio, consegna spesa/derrate alimentari, bisogni della persona e igiene personale, pulizia degli ambienti", si legge nel testo. Ma per il Presidente dell'Azienda Messina Social City ha lanciato l'allarme: "l'impegno dell'Azienda di supportare l'Asp di Messina per la gestione domiciliare dei pazienti positivi al covid-19, non è allo stato sostenibile", si legge. 

Secondo la delibera, infatti, il personale socio assistenziale in dotazione alla partecipata "è appena sufficiente per far fronte ai bisogni di assistenza degli utenti in carico". Utenti che, però, non vengono comunque soddisfatti a regime. "Dei 900 anziani soli, delle 100 famiglie multiproblematiche e dei 1000 utenti con disabili, la Social City ne serve appena 645", denuncia ancora Angela Rizzo. Scrive ancora il comune che sarebbe "più idoneo il comnpito per il personale con la qualifica di operatore socio sanitario", spiegano e, qundi, "occorrerebbe reclutare all'esterno personale idoneo, avente i requisiti sopra individuati con conseguente necessità di ricevere da parte del comune il corrispettivo per l'avvio di un servizio ad oggi non previsto", ma " il Comune non può finanziare un nuovo servizio da parte della Azienda", si legge ancora. 

"Si spera che le nuove assunzioni del personale all'Asp possano in qualche modo colmare la lacuna - conclude Angela Rizzo - Ma al già noto problema della mancata assistenza delle persone che ne hanno bisogno, alla mancata stima sul territorio da parte della Messina Social City adesso rischia di aggiungersi anche quello del rischio di contrarre il covid e di rimanere totalmente isolati in casa. Tuttavia il sindaco dichiara ancora nelle sue dirette facebook che non abbandoneranno nessuno ma non è cosi". 


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