Cronaca

La morte del nostromo Puleo, udienza preliminare dopo tre anni: in tre rischiano il processo

Si tratta del capitano del traghetto Elio, Giuseppe Cama, della stessa Caronte&Tourist e di Luigi Genchi in qualità di armatore e di datore di lavoro

La nave Elio e il marittimo Gaetano Puleo, vittima dell'incidente sul lavoro

A quasi tre anni dalla morte di Gaetano Puleo, il nostromo vittima di un incidente durante le fasi di ormeggio del traghetto "Elio" di Caronte & Tourist, è stata fissata per domani l’udienza preliminare per decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio da parte del pm Roberto Conte.

In tre rischiano il processo. Si tratta del capitano del traghetto Elio, Giuseppe Cama, della stessa Caronte&Tourist e di Luigi Genchi in qualità di armatore e di datore di lavoro.

Gli inquirenti fanno riferimento alla mancata osservanza si legge nel documento di chiusura indagini - delle norme in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro e l'omessa valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori marittimi, in particolare i rischi presenti nelle operazioni di ormeggio.

Secondo i legali l'incidente costato la vita al nostromo si sarebbe potuto evitare e dello stesso avviso è il pm che ha chiesto il rinvio a giudizio.

Sei le persone offese, i familiari del nostromo e i figli Anna, Salvatore e Giovanni che ad aprile del 2022 insieme ad amici del marittimo avevano protestato davanti al tribunale per chiedere notizie sull’inchiesta.La richiesta di rinvio a giudizio è stata depositata il 27 ottobre 2022, con decreto del 28 ottobre il giudice per le indagini preliminari Eugenio Fiorentino ha fissato l’udienza per domani, 24 gennaio 2023.


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