Cronaca

Il processo all'"untore" potrebbe tornare in Primo grado, a fine novembre la decisione

Iniziato l'appello a carico del 57enne condannato per omicidio nel gennaio scorso, il procuratore generale ha condiviso la richiesta dell'avvocato Autru Ryolo

Potrebbe ripartire da zero il processo a carico del 57enne condannato nel gennaio scorso a ventidue anni per le accuse di omicidio aggravato e lesioni gravissime. Parliamo del procedimento penale per l'uomo che in primo grado era stato dichiarato colpevole di aver contagiato alcune sue compagne e ucciso un’avvocatessa deceduta a soli 45 anni, tra atroci sofferenze, nel luglio del 2017.

Condanna in primo grado per l'"untore"

E' iniziato il processo di Appello e l'avvocato Carlo Autru Ryolo che assiste il 57enne e che aveva già sollevato il caso ha trovato oggi la condivisione nella richiesta del procuratore generale Maurizio Salamone. In pratica il legale ha posto in evidenza il fatto che tra i giudici della Corte d'Assise che avevano deciso la sentenza di primo grado alcuni avessero compiuto 65anni d'età (oltre il limite fissato dalle norme per far parte dei magistrati giudicanti) durante il dibattimento. Richiesta tecnico giuridica che ha trovato l'accoglimento del Pg. Il 29 novembre dopo gli interventi di avvocati e Parte civile la Corte di Secondo grado presieduta da Carmelo Blatti dirà la parola decisiva sull'istanza di riportare il processo alla fase di primo grado. 


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