Cronaca

Teatro Mandanici, il laboratorio multidisciplinare diretto da Sasà Neri continua online

La piattaforma è già operativa, soddisfatto il direttore del corso: “L’obiettivo è arrivare pronti al debutto del 15 maggio"

Nella foto il direttore del laboratorio Sasà Neri

Il laboratorio multidisciplinare del Teatro Mandanici di Barcellona Pozzo di Gotto non si ferma neanche in tempi di Coronavirus e  si trasferisce nella piattaforma digitale.

“Grazie all’immediata, e lungimirante, disponibilità del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto – spiega il direttore del laboratorio Sasà Neri - si sta sviluppando una sperimentazione affascinante, una sperimentazione che ha registrato l’entusiasmo coinvolgente degli allievi e l’adesione ben al di là di quantoprevisto da parte di tutti i coach e i componenti del dietro le quinte”.

“Apprezziamo – sottolinea il sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto, Roberto Materia – che Sasà Neri e i suoi collaboratori non si siano persi d’animo e in pochi giorni abbiano selezionato una piattaforma digitale adeguata, redatto un programma di ‘lezioni’ intenso e concordato gli appuntamenti con i diversi partecipanti al laboratorio così da mantenere fede all’impegno di formazione e valorizzazione dei talenti del nostro
territorio”.

Le attività online  (su piattaforma free che consente anche la partecipazione contemporanea di numerosi utenti, con video e audio di buona qualità) sono state già avviate. Lezioni di mattina e di pomeriggio per venire incontro alle esigenze degli allievi.

A lavorare  Sasà Neri per le letture del copione e la caratterizzazione dei personaggi, Giulio Decembrini, con l’ausilio del suo pianoforte, per il canto e Davide Colnaghi per le lezioni individuali di dizione e fonetica. Sempre da remoto  ci sono Ninetta Napoli e Davide Caputo, assistenti di regia.

“L’obiettivo – conclude Neri - è arrivare pronti alla data del 15 maggio, giorno nel quale è fissato il debutto dello spettacolo esito del laboratorio e ispirato a ‘Romeo e Giulietta’. Ma c’è anche un altro obiettivo, quello di realizzare un progetto sperimentale di formazione e allestimento di cui far tesoro al di là dell’emergenza sanitaria e dell’attuale chiusura dei teatri. Si tratta di una sfida davvero speciale che abbracciamo con piena consapevolezza e impegno”.
 


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