Cronaca

Il weekend da record dei vaccini, Razza: “A giugno in arrivo 1,3 milioni di dosi”

Oltre 60 mila vaccini somministrati nella giornata di ieri, con un nuovo record di prime dosi. L'iniziativa per spingere su continua a spingere su AstraZeneca. I dati dell'Iss che confermano l'efficacia dei farmaci anti covid attualmente in uso: riescono a prevenire contagi, ricoveri e decessi anche oltre i 130 giorni

È stato un weekend da record per la campagna vaccinale in Italia: per il secondo giorno consecutivo è stata oltrepassata la quota di 600mila somministrazioni giornaliere, il che significa che in 48 ore sono state somministrate oltre un milione e 200mila dosi di vaccino anti covid. Venerdì si era registrato il record assoluto, con 607mila vaccinazioni. 

In Sicilia oltre 60 mila vaccini somministrati nella giornata di ieri, con un nuovo record di prime dosi.

"Da giorni la Sicilia supera i target indicati dalla struttura nazionale - afferma l’assessore alla Salute Ruggero Razza - ed è il segnale del desiderio di rinascita dei siciliani che vogliono ritornare ad una vita normale. I dati costanti, il contributo della rete dei punti vaccini, con i tanti hub territoriali, lo sforzo che sta compiendo la medicina generale, la piena e fattiva collaborazione con la sanità militare, sono gli elementi positivi sui quali investire nel mese di giugno, che ci vedrà ricevere - secondo quanto fino ad ora comunicato - oltre un milione e trecentomila vaccini delle quattro tipologie finora autorizzate dagli enti regolatori".

La settimana entrante, su disposizione del presidente Musumeci, la Regione firmerà la convenzione con le farmacie per le vaccinazioni. "Siamo pronti", annuncia l'assessore Razza.

La Regione Sicilia continua a spingere su AstraZeneca. Dalle 19 di ieri 6 giugno e fino alla mezzanotte di martedì 8 giugno, è scattato il porte aperte dedicato a tutti i cittadini dai 18 anni in su che vogliono sottoporsi volontariamente alla dose.  L'iniziativa, voluta dal governo Musumeci, nasce per accelerare ulteriormente la campagna vaccinale degli over 18, si ripeterà con le stesse modalità in tutti i punti vaccinali e hub individuati dalle singole Asp territoriali su base provinciale. Gli hub e i punti vaccinali messinesi che aderiscono all'iniziativa: Hub Fiera, Messina - Hub di Parco Corolla, Milazzo - PTA, Barcellona - Presidio Osp. Mistretta - Palatenda, Brolo - Concattedrale, Patti - Parcheggio Lumbi, Taormina - Hub di Capo D’Orlando - Ospedale militare, Messina -Hub Palarescifina, Messina.

Le iniziative per i giovani

Intanto, in tutta Italia, è boom di adesioni tra i giovani. Mentre a Messina è stata bloccata dopo le polemiche l’iniziativa che associava la distribuzione di birra ai vaccini per i giovani, in varie pari d’Italia si stanno organizzando per loro eventi vaccinali ad hoc, come il dj set all'hub Reale Mutua di Torino. Ben 1000 giovani fra i 18 e i 28 anni si sono vaccinati fra le 21.30 di sabato e le ore 3.30 della notte di domenica a ritmo di musica e in completa sicurezza. Un'iniziativa che verrà replicata. Nel Lazio, invece, il Junior Open Day organizzato dalla Asl di Rieti per la fascia di età 12-16 anni ha avuto un successo tale che si è deciso di raddoppiare le dosi di Pfizer da somministrare.

Quando raggiungeremo l'immunità di gregge in Italia

In settimana, inoltre, è previsto l'arrivo di oltre 4 milioni di dosi: si tratta di 3 milioni di dosi Pfizer BioNTech, 500mila di AstraZeneca, 400mila di Moderna e 200mila del monodose Johnson&Johnson. Il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, ha affermato che a luglio arriverà "la svolta completa e assoluta, per cui ricominceremo a vivere". Ma quanto è lontana allora l'immunità di comunità? Gli esperti collocano l'asticella intorno al 70-80% di popolazione vaccinata. Secondo Sileri l'immunità di gregge dovrebbe essere raggiunta tra settembre e ottobre: "Completeremo per settembre-ottobre raggiungendo l’immunità di comunità", ha detto il sottosegretario.

L'efficacia dei vaccini anche dopo 4 mesi

L'Italia dei vaccini corre veloce. E le buone notizie non finiscono qui. I vaccini anti Covid-19 sono efficaci anche oltre 130 giorni dopo le somministrazioni, ossia durano più di 4 mesi. Questo è quanto riporta il secondo report di analisi congiunta dei dati dell'anagrafe nazionale vaccini e della sorveglianza integrata Covid-19 dell’Istituto Superiore di Sanità insieme al ministero della Salute. I dati confermano l’efficacia dei sieri nel prevenire contagi, ricoveri e decessi. L’analisi fa riferimento a circa 14 milioni di persone vaccinate con almeno una dose, ovvero quasi un quarto della popolazione italiana. La valutazione del rischio di Covid-19 arriva ad oltre 130 giorni dalla somministrazione della prima dose e, rispetto al precedente report, la popolazione oggetto di studio si caratterizza per l'aumento di soggetti vaccinati nella classe di età da 40 anni in su.

Il report ha confermato come i rischi di infezione da SARS-CoV-2 (ricovero, ammissione in terapia intensiva e decesso) diminuiscano rapidamente dopo le prime due settimane e fino a circa 35 giorni dopo la somministrazione della prima dose. Dopo i 35 giorni si osserva una stabilizzazione di questa riduzione che è di circa l'80% per il rischio di diagnosi, il 90% per il rischio di ricovero e di ammissione in terapia intensiva e il 95% per il rischio di decesso. Effetti simili sono stati riscontrati sia negli uomini sia nelle donne e in persone di diverse fasce di età e sono state osservate riduzioni dei ricoveri anche per gli operatori sanitari e per gli ospiti delle Rsa. A partire dai 105-112 giorni dalla vaccinazione, si legge nel report, si osserva una ulteriore riduzione del rischio di diagnosi, con un effetto simile negli uomini, nelle donne e in persone di diverse fasce di età. "Al momento - sottolinea l'Iss - non vengono rilevati aumenti nel rischio di diagnosi nei periodi di osservazione più lunghi dopo la vaccinazione, questo suggerisce una protezione protratta nel tempo".


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