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Lune di Jazz, concerto fuori programma con Gigi Cifarelli Blue Organ Trio al Marina del Nettuno

Dopo lo strepitoso  successo della rassegna Lune di Jazz conclusasi lo scorso 12 agosto, che ha visto salire sul palco straordinari giovani talenti  provenienti dal  Conservatorio Corelli  e non solo accanto a  professionisti affermati della scena jazzistica contemporanea tra cui lo stesso Giovanni Mazzarino direttore artistico delle kermesse, al Marina del Nettuno arriva a sorpresa un gradito concerto fuori programma. Lunedì 26 agosto alle ore  21,30 si esibirà Gigi Cifarelli Blue Organ Trio. Sul palco ci saranno: Gigi Cifarelli ( chitarra e voce); Angelo Cultreri ( organo hammond), Matteo Frigerio ( batteria).

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Gli show di Gigi sono sempre imprevedibili e spesso la stesso vale anche per i concerti nei teatri o negli auditorium, perché se non c'è un tema predefinito e ben chiaro, le idee nascono sul momento e in base alla sensazione che ha lui nei confronti dei presenti, del clima e del tipo di rapporto che può crearsi col pubblico, Gigi crede moltissmo nella sinergia che si può creare fra musicisti e ascoltatori.

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Il repertorio quindi può variare molto di volta in volta proprio per questo motivo, anche se le atmosfere e i mondi che lui ama esplorare e rielaborare ogni volta, sono molto legati al suo percorso di vita musicale e non. Può passare perciò dal proporre sue composizioni a grandi classici del jazz o grandi classici del blues e poi magari alternare pietre miliari del pop internazionale o della grande tradizione italiana, all'interno della quale ha un debole per quella Napoletana. Il tutto è sempre fatto in modo molto personalizzato e sempre densamente intriso di tutte le forme di cultura musicale che lui ha vissuto e amato e con l'onnipresenza di calde tinte blues.

Gigi predilige attorniarsi di giovani musicisti, quasi sempre suoi allievi, coi quali ha grande intesa e amicizia, lasciando all'invenzione del momento e all'interazione fra loro gran parte di ciò che accade, mentre lui dirige le situazioni guidandoli, decidendo le dinamiche e le scelte generali, in sintesi anche se ripetesse 10 volte lo stesso repertorio i pezzi sarebbero sempre assolutamente diversi ogni volta... insomma ogni concerto è sempre un nuovo concerto.

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