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I soliti ignoti, la prima versione teatrale del film di Monicelli arriva al teatro Vittorio Emanuele

I soliti Ignoti da sito teatro Vittorio Emanuele

Si intitola I soliti ignoti la commedia teatrale che andrà in scena venerdì 21 gennaio  ore 21, sabato 22 gennaio  alle ore 21 e domenica 23 gennaio  alle ore 17,30 al teatro Vittorio Emanuele per la stagione in corso. Si tratta di un adattamento teatrale di Antonio Grosso e Pier Paolo Piciarelli tratto dal film di Monicelli, un classico del 1958.

 Sul palco Giuseppe Zeno, Fabio Troiano, Paolo Giovannucci e Salvatore Caruso, Vito Facciolla, Antonio Grosso, Ivano Schiavi, Marilena Anniballi. Scene Luigi Ferrigno, costumi Milena Mancini, luci Giuseppe D’Alterio, musiche Pino Marino. Regia Vinicio Marchioni, produzione Gli Ipocriti / Melina Balsamo diretta da Pierfrancesco Favino.

"Ci sono dei film che segnano la nostra vita e I soliti Ignoti, per me, è uno di questi. Come uomo mi sono divertito e commosso di fronte alle peripezie di questo gruppo di scalcinati ladri. Come attore mi sono esaltato davanti alla naturalezza con cui recitano mostri sacri come Mastroianni e Gassman. Come regista ho amato il perfetto equilibrio con cui Monicelli rende un argomento drammatico in modo leggero. Così l’idea di curare l’adattamento teatrale del film mi ha immediatamente conquistato. È una storia bella e necessaria, che ci parla del presente immergendoci nel passato. La povertà del dopoguerra è una piaga che resiste ancora oggi, sebbene in altre forme, in tante zone d’Italia. Vorrei restituire sulla scena l’urgenza sentita dai personaggi di superare la miseria che li affligge, insieme alla vitalità indistruttibile e alla magia di un’Italia passata verso la quale proviamo nostalgia e tenerezza. Spero che gli spettatori possano uscire dal teatro con gli stessi sentimenti che provo io dopo una visione del film: divertiti, commossi e perdutamente innamorati di quei personaggi indimenticabili. Adattare un classico è sempre una sfida rischiosa e difficile. Ma sono le sfide che vale la pena vivere, insieme ai miei compagni di strada", si legge nelle note di regia di Marchioni.


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