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"Molto rumore per nulla", il teatro riparte dalla commedia di Shakespeare con la regia di Cicciò

Dopo il “Bellini black comedy”, sta per arrivare  un’altra produzione teatrale del Vittorio Emanuele. In programma, per la sezione prosa,  22 al 27 ottobre, “Molto rumore per nulla” di William Shakespeare con  la regia di Giampiero Cicciò. Lo spettacolo è stato presentato stamattina  in conferenza stampa nella Sala Sinopoli.

 Il Teatro riparte attraverso le nuove produzioni. Messina, nell’arte altissima di William Shakespeare, è il luogo in cui è ambientata questa commedia tra le più rappresentate e amate al mondo.Molto rumore per nulla attraversa la porta della tradizione e si appropria di uno spazio desueto in cui la possibilità di immaginare è potenziata dal sostegno tecnologico. 

La regia, la traduzione e l’adattamento è stata affidata a Giampiero Cicciò, affinché il suo legame e conoscenza del territorio, la sua esperienza maturata fuori e la sua visione potessero dare un’immagine unica a questa messa in scena. Le scene e i costumi sono di Francesca Cannavò, fantasia, grande esperienza e professionalità, porteranno in questo progetto la temperatura giusta perché sia una messa in scena di grande coinvolgimento. Il videomapping uno strumento innovativo e complesso dialoga con la struttura creata  appositamente perché il linguaggio video parli anche in teatro attraverso la realtà aumentata. Le sensazioni diventano potenti attraverso le immagini, l’anima percepisce l’anima delle parole. All’esperienza di Giovanni Bombaci è stata affidata  la progettazione video. Dino Scuderi  ha firmato  le musiche originali in un percorso tra tradizione e innovazione. Disegno luci di Lorenzo Tropea, movimenti di scena Sarah Lanza. Sul palco ci saranno Beatrice: Federica De Cola; Benedetto: Eugenio Papalia; Carruba: Luca Fiorino; Don Pedro: William Caruso; Don Juan: Adele Tirante; Claudio: Giuseppe De Domenico; Leonato: Daniele Gonciaruk; Antonio: Luca Notari; Borraccio: Francesco Bonaccorso; Frate Francesco: Antonio Fermi; Ero: Giulia De Luca; Margherita: Mariapia Rizzo; Orsola: Cristina La Gioia. Direzione dell’allestimento Ioannis Piperopuolos, assistente alla regia Antonio Previti, fonico Alessandro Innaro luci Walter Macrì, realizzazione costumi Sartoria Pipi. 

"Un capolavoro elusivo e misterioso- si legge nelle note di regia-  Ci sono elementi di tragedie come Otello (l'inganno, la gelosia ossessiva, il sospetto, congiure, trappole) eppure è soprattutto una commedia romantica. Divertente e ambigua: i raggiri creati da quasi tutti i personaggi non hanno sempre un disegno subdolo, ci sono anche le simulazioni con finalità altruistiche. Ma ciò che colpisce nei personaggi è l’attitudine a manipolare, a circuire gli altri per poter raggiungere i propri traguardi. Il tutto strappando sorrisi e risate al lettore e al pubblico. Ci sono pertanto i presupposti per realizzare uno spettacolo spumeggiante e spassoso, nella cornice di una Messina immaginaria e senza tempo, ma anche per rintracciare, nei temi shakespeariani, una forma di “filosofia pirandelliana” ante litteram: la maschera, infatti, anche qui altro non è che l'essere umano affondato in una realtà a più facce, esistenze sbriciolate in centomila fisionomie ondeggianti in un costante mistero. Il tema centrale è l’amore con i suoi diversi volti. A prevalere c’è la mancanza di coraggio nell’accettare e nel dichiarare un proprio sentimento che una volta esposto potrebbe renderci molto fragili. Qui, in Shakespeare, l'amore è frenato dalla paura, paura dei propri stati d’animo e del giudizio altrui, paura della nostra vulnerabilità davanti a chi amiamo". 


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