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"Ufo 78", alla Feltrinelli per parlare di incontri ravvicinati e alieni

Sabato 18 marzo  alle ore 18 alla Feltrinelli Point di Via Ghibellina a Messina Wu Ming  incontrerà il pubblico per parlare del loro ultimo libro, "Ufo 78" edito da Einaudi. Introdurrà  l'incontro  Guglielmo Pispisa

Il tramonto degli anni Settanta, la musica e la politica, la repressione e la lotta armata, le controculture e le «sostanze», il femminismo e le lotte per l'aborto, il punk e le avvisaglie del «riflusso», sotto un cielo pieno di stelle. E di astronavi. 1978. Aldo Moro è rapito e ucciso. Sulle città piomba lo stato d'emergenza. «La droga» sfonda ogni argine. Tre papi in Vaticano. Le ultime grandi riforme sociali. Mentre accade tutto questo, di notte e di giorno sempre più italiani vedono dischi volanti. È un fenomeno di massa, la «Grande ondata». Duemila avvistamenti nei cieli del Belpaese, decine di «incontri ravvicinati» con viaggiatori intergalattici. Alieni e velivoli spaziali imperversano nella cultura pop.

Milena Cravero, giovane antropologa, studia gli appassionati di Ufo in una Torino cupa e militarizzata. Martin Zanka, scrittore di successo, ha raccontato storie di antichi cosmonauti, ma è stanco del proprio personaggio, ed è stanco di Roma. Suo figlio Vincenzo, ex eroinomane, vive a Thanur, una comune in Lunigiana, alle pendici di un monte misterioso. Il Quarzerone, con le sue tre cime. Luogo di miti e leggende, fenomeni inspiegabili, casi di cronaca mai risolti. L'ultimo, quello di Jacopo e Margherita, due scout svaniti nei boschi e mai ritrovati. Intorno alla loro scomparsa, un vortice di storie e personaggi. Un romanzo vasto, corale, psichedelico. A oltre vent'anni dal tumultuoso esordio, una nuova grande prova di Wu Ming.

Wu Ming è un collettivo di scrittori provenienti dalla sezione bolognese del Luther Blissett Project (1994-1999), divenuto celebre con il romanzo Q. A differenza dello pseudonimo aperto "Luther Blissett", "Wu Ming" indica un preciso nucleo di persone, attivo e presente sulle scene culturali dal gennaio del 2000.

Il collettivo Wu Ming fa parte di un "collettivo di collettivi" la Wu Ming Foundation, la quale comprende anche altri progetti, come la punk-rock band Wu Ming Contingent, il blog Giap, l'officina di narrazioni Wu Ming Lab e altri gruppi di lavoro.

La presenza di Guglielmo Pispisa nella narrativa italiana contemporanea si connette ad uno degli esperimenti più interessanti degli ultimi anni, quello della scrittura collettiva che, pur avendo una sua tradizione, nel nostro paese esplora una propria dimensione creativa ed editoriale a partire soprattutto dai successi di Wu Ming, e, più tardi, Kai Zen, fondato nel 2003 da Pispisa, Jadel Andreetto, Bruno Fiorini e Aldo Soli.


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