Politica

Rimpasto in giunta, le pretese di De Luca "spaventano" i candidati a nuovo assessore

Il sindaco dovrà sciogliere le riserve per sostituire i dimissionari Scattareggia e Trimarchi. Ma nel suo ufficio di Fiumedinisi ha incassato diversi "no grazie" alla richiesta di entrare in squadra. Rimpasto rinviato?

L'idea di rinviare a settembre o addirittura al prossimo Natale la scelta dei due nuovi assessori sembra più che altro una provocazione. Ma quel che appare certa è la difficoltà che il sindaco Cateno De Luca sta incontrando ad individuare i profili giusti che dovranno prendere il posto di Giuseppe Scattareggia e Vincenzo Trimarchi. Entrambi hanno scelto la più agevole strada delle dimissioni dal ruolo di assessore, evitando in extremis di subire un "licenziamento" che era nell'aria già da tempo.

"Io assessore? No grazie"

Nessuno sembra volersi assumere l'onore e soprattutto l'onere di entrare nella squadra capitanata da De Luca. Si evince dalle parole dello stesso primo cittadino che ieri su Facebook, dalla quiete della sua Fiumedinisi, ha ammesso di aver ricevuto diversi "no grazie" quando lui ha puntualizzato le sue aspettative. Eppure, sempre a detta del sindaco, sono stati tanti a presentarsi nel suo ufficio, salvo poi rifiutare gentilmente con motivazioni più o meno sensate.

"Quando ho esposto il mio concetto di 'una marcia in più' - ha scritto De Luca - alcuni mi hanno detto no grazie perché ho la mia professione da portare avanti, oppure no grazie perché ho la mia famiglia a cui badare, oppure no grazie perché preferisco continuare a fare il consigiere comunale in quanto non rischio nulla ed occupo solo il dieci percento del tempo che tu pretendi per il ruolo di assesore percependo come tuo assessore quasi gli stessi soldi che prendo come consigliere comunale, oppure no grazie perché il sabato e la domenica ho i miei hobby ed alle ore 8:00 la mattina devo portare i miei figli a scuola e li devo prendere alle ore 14:00 e la sera alle ore 20:30 ceniamo tutti a Casa,  oltre che tre volte la settimana faccio la spesa a mia moglie e la porto dal parrucchiere e poi per la manicure".

Il pericolo sedie "vuote"

Ironia a parte, non è da escludere la possibilità che domani restino due sedie vuote attorno al tavolo che ospiterà la programmata conferenza stampa in cui verrà presentata l'eventuale nuova giunta. I messinesi aspettano e intanto si divertono a stilare le consuete liste dei papabili arricchendo di giorno in giorno il toto-nomi. Esce di scena la sindacalista Clara Crocè, vicina al sindaco ma incompatibile con la carica di assessore. Stesso discorso per il consigliere comunale Dario Ugo Zante che sarebbe stato proposto da Forza Italia in un'ipotetica apertura ai partiti che De Luca potrebbe prendere in considerazione. Ma è lo stesso Zante a gettare acqua sul fuoco, confermando la sua volontà di rimanere in Consiglio.

Dice no anche Alessandro Tinaglia, sponsorizzato da Sicilia Futura. Il numero uno del movimento Reset, in corsa alle elezioni 2013 vinte poi da Accorinti, ha ribadito la sua netta opposizione all'operato del sindaco dichiarandosi libero.


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