Politica

Elezioni comunali, Lega pronta con liste al Consiglio comunale e nei Quartieri

Il movimento di Salvini non ha ancora sciolto le riserve se portare avanti la candidatura singola di Nino Germanà o accordarsi su Maurizio Croce con il centrodestra. L'attuale deputato nazionale punta anche al seggio romano nel 2023. Improbabile un'alleanza su Messina con Sicilia Vera di Cateno De Luca

"La classe dirigente della Lega sta lavorando per la presentazione di liste sia al Consiglio comunale che nei Quartieri di Messina, la candidatura a sindaco di Nino Germanà è stata decisa da tutto il partito e siamo in attesa di indicazioni del partito sulla candidatura unitaria del centrodestra; su questi ultimi aspetti è il coordinamento regionale a doversi esprimere": il deputato regionale della Lega Antonio Catalfamo che ancora non era intervenuto sullo stallo politico a Messina (blocco che passa da Palermo e Roma) commenta quanto sta avvenendo. O meglio quanto ancora non sta avvenendo: a meno di due mesi dalle elezioni comunali la coalizione di centrodestra non ha ancora un nome unico da proporre ai messinesi. Forza Italia e Ora Sicilia hanno ufficializzato il tecnico Maurizio Croce, Fratelli d'Italia non ha ancora detto una parola chiara e definitiva e la Lega è in posizione di rottura con il deputato nazionale Germanà che non ha ritirato la candidatura per fare spazio a Croce. Da più parti si vocifera che Germanà in costante contatto con Matteo Salvini sia in attesa di indicazioni sia su Messina che sul suo futuro politico: se sarà o meno candidabile e con buone possibilità di rielezione alle Politiche del 2023.

La proposta di un accordo con Sicilia Vera lanciata da Cateno De Luca non appare fattibile visto che la partita del centrodestra non è terminata e si gioca su altri tavoli e non solo nel Messinese. ieri in un'agenzia Adnkronos uno dei vertici siciliani della Lega, Fabio Cantarella, diceva: "Nel centrodestra siciliano c'è un momento di confronto molto acceso. La Lega ha dimostrato massima disponibilità a trovare una sintesi sia per le amministrative di Palermo e Messina, ma anche di Catania, e per le regionali. Non vorremmo che le contraddizioni interne al partiti posano ostacolare la coesione ma noi siamo fiduciosi che si possa trovare la sintesi". "Noi - aggiunge - abbiamo posto la condizione, l'unica, che fra la città di Palermo e la Regione, la Lega debba portare "a casa" un candidato". "Abbiamo sette parlamentari regionali, con "Prima l'Italia" abbiamo un contenitore che apre ai moderati e quindi ci siamo ulteriormente radicati. E' giusto - ribadisce infine Cantarella - che tra il capoluogo isolano e la presidenza della Regione, la Lega possa esprimere un candidato dimostrando le nostre capacità amministrative con un ruolo di vertice". 


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